Frédéric Boissonnas

Frédéric Boissonnas (Ginevra 1858 – Ginevra 1946), conosciuto come Fred, fa parte di una importante dinastia di fotografi di Ginevra. Suo padre Henri-Antoine (1833 – 1889), pittore, fotografo e incisore, è stato il fondatore dell’atelier che la famiglia Boissonnas ha mantenuto vivo dal 1864 al 1990. Frédéric, musicista e in seguito fotografo, se ne occupa dal 1887 al 1927 e, dopo che anche i suoi figli ne hanno acquisito la direzione, Gad Borel (1942) è l’ultimo a occuparsene, dal 1969 al 1990.

La formazione di Frédéric risale alla fine degli anni Settanta dell’Ottocento al seguito di diversi fotografi europei e viaggiando fra la Germania e l’Ungheria. L’Esposizione nazionale di Ginevra nel 1896 è l’evento che consacra la sua fama nel mondo della fotografia, un entusiasmo che viene riconfermato nel 1900, quando partecipa all’Esposizione Universale di Parigi. Nella stessa città, un anno dopo, apre uno studio con André Taponier e acquisisce quello di Nadar – la rete di ateliers estende con la rilevazione di altri a Lione, Reims e San Pietroburgo. È probabilmente in occasione dell’evento del ‘96 che conosce Émile Jaques-Dalcroze, diventando il principale interprete fotografico delle lezioni che egli tiene al Conservatorio di Ginevra, dove già poneva le basi di una pedagogia mirata a unire lo studio teorico della musica con movimenti ritmici del corpo, ad essa subordinati. Boissonnas fotografa gli allievi e i loro esercizi ritmici dal 1903 al 1909 (tornando sugli stessi negativi fino al 1918) e riproduce inoltre gli studi grafici dello scenografo svizzero Adolphe Appia, collaboratore di Jaques-Dalcroze negli anni della scuola di ritmica a Hellerau dal 1911 al 1914. Sempre intorno al 1903-1904 circa, Boissonnas collabora con Émile Magnin per il progetto del libro L’art et l’hypnose: interprétation plastique d’œuvres littéraires et musicales, riprendendo nei propri scatti Magdeleine G. mentre danza sotto ipnosi, sulle melodie di opere tratte dal repertorio di Verdi, Schubert, Wagner e altri compositori, e nella foggia della statuaria classica. Il rapporto che il fotografo ha con la Grecia è molto intenso, numerose infatti sono le spedizioni fino agli anni ’20, testimoniate dalle raccolte di scatti di paesaggi e di archeologia esposte in diverse mostre. È del 1912 un altro viaggio importante nel Mediterraneo, questa volta con l’archeologo Victor Bérard: Dans le sillage d’Ulysse è il titolo del libro che viene pubblicato nel 1933, dopo varie interruzioni e riprese, come risultato di questa esperienza. Anche in vecchiaia, tra il 1929 e il 1933, Frédéric Boissonnas continua a viaggiare, questa volta verso l’Egitto, ma la pubblicazione dei suoi scatti non ha lo stesso successo dei precedenti volumi. Nel 1927 intanto, l’atelier di famiglia passa al figlio Henri-Paul. Frédéric muore nel 1946 lasciando un enorme patrimonio fotografico custodito perlopiù nel fondo della famiglia Boissonnas alla Bibliothèque de Gèneve. [Simona Silvestri]

 

Fonti e Bibl.: Émile Magnin, L’Art et l’Hypnose. Interprétation plastique d’œuvres littéraires et musicales, Atar-Alcan, Genève-Paris s.d. (inverno 1904-1905) – ristampa Pranava Books, Delhi 2019; Nicolas Bouvier, Les Boissonnas. Histoire d’une dynastie, 1864-1983, Editions Héros-Limite, Genève 2010; Estelle Sohier, Nicolas Crispini, Usages du monde, et de la photographie. Fred Boissonnas, Georg, Genève 2013 (a cui si rimanda per per una ricognizione bibliografica completa); Simona Silvestri, Il movimento ritmico nelle fotografie di Frédéric Boissonnas, in La camera meravigliosa. Per un atlante della fotografia di danza, a cura di Samantha Marenzi, Simona Silvestri, Francesca Pietrisanti, “La Scena dei saperi”, vol. 2, Editoriale Idea, Roma 2020.

 

Sitografia: Sylvie Bazzanella, Les Boissonnas: artistes – photographes, in notre Histoire.ch. – galleria fotografica (URL: https://www.notrehistoire.ch/group/383-les-boissonnas-artistes-photographes-genevois); Nicolas Bouvier, Charbon Catherine, Les Boissonnas, «Les Archives de la RTS» – materiale audiovisivo (URL: https://www.rts.ch/archives/tv/divers/dimanche-soir/3478993-les-boissonnas.html); Centre d’Iconographie de la Bibliothèque de Gèneve (URL: http://www.ville-ge.ch/musinfo/bd/bge/cig/index.php).