Robert Demachy

Léon Robert Demachy (Saint-Germain-en-Laye, 1859 – Hennequeville, 1936) è stato un fotografo fra i maggiori esponenti del Pittorialismo in Francia, considerato maestro della tecnica fotografica, tra l’ultimo decennio dell’Ottocento e il primo del Novecento. 

Nasce in una famiglia benestante di banchieri e fin dagli anni di formazione, a Parigi, Demachy si orienta verso una dimensione artistica e umanistica, incuriosendosi di letteratura, di pittura e studiando musica – era infatti un eccellente violinista. Inoltre disegna e raccoglie impressioni della città realizzando schizzi nei bar e per le strade, pratica che porta avanti nel corso della sua vita. 

A metà degli anni Settanta scopre la fotografia e ne diventa un grande appassionato, tanto da dedicarcisi completamente. Nel 1882 si unisce alla Société Française de  Photographie e poco dopo diventa uno dei fondatori del Photo-Club di Parigi i cui membri, tutti amatori della fotografia, difendono ed esplorano le potenzialità artistiche e interpretative del processo tecnico. Nel 1884, assieme ai colleghi Constant Puyo, René Le Bègue e Maurice Bucquet, il fotografo organizza il primo Salon de Paris, basato sui presupposti del Photo-Club parigino, che diventa uno dei nuclei più importanti del movimento pittorialista. 

L’attitudine di Demachy si separa radicalmente dagli obiettivi commerciali della fotografia, valorizzando il suo carattere di sperimentazione e la sua appartenenza ai domini dell’arte. Le sue stampe si contraddistinguono per l’uso massiccio del ritocco manuale, tecnica di cui il fotografo è uno dei principali promotori e che le rende opere uniche e non riproducibili. Attraverso questa pratica, Demachy riesce a infondere nelle proprie fotografie una qualità materica e un’atmosfera tali da avvicinarle all’estetica dei pittori impressionisti, da cui egli è particolarmente influenzato. Il legame tanto con la pittura, quanto con le arti grafiche non viene mai rinnegato dal fotografo che al contrario lo rende esplicito non solo nella resa delle stampe (a volte indistinguibili da veri e propri disegni), ma nei numerosissimi testi e articoli con cui divulgava i metodi e i presupposti dei suoi risultati tecnici. Questi riguardano perlopiù le tecniche che egli predilige, ovvero l’oleotipia e soprattutto il processo alla gomma bicromata, per la quale, nel suo primo trattato, pubblicato nel 1987, conia il termine “photo-aquateinte”. A questa data la fama di Robert Demachy è già ampiamente riconosciuta tanto in Francia quanto nei diversi circoli europei, e riesce a penetrare oltreoceano grazie ad Alfred Stieglitz, il fondatore del movimento americano della Foto-secessione, con cui mantiene una corrispondenza costante per più di dieci anni. Stieglitz pubblica una selezione sia delle fotografie che degli articoli di Demachy prima in «Camera Notes», dal 1899 al 1902, e poi in «Camera Work», dal 1904 al 1906. Inoltre, sempre nel 1906, organizza un’esposizione dei lavori di Demachy nella sua galleria 291 a New York, nota anche per aver portato per la prima volta in America opere di artisti europei quali Picasso, Matisse e Rodin. 

Fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale le mostre del fotografo si moltiplicano a livello internazionale, mostrando la sua predilezione per i paesaggi; per i soggetti di nudo, spesso avvolti da uno spazio reso quasi astratto dal tratto frenetico e veloce del ritocco; per i ritratti, caratterizzati da un’intensa espressività dei modelli. Del tutto diverso dallo stile con cui ritraeva le figure femminili è uno scatto che ritrae Magdeleine G. in una delle sue celebri danze sotto ipnosi dei primi anni del secolo, presumibilmente in una sessione privata vista l’ambientazione e la vicinanza del fotografo alla donna. 

Nel 1914 Demachy smette di fotografare, pur continuando a inviare i suoi lavori per esposizioni fotografiche. Da questo periodo in poi realizzerà solo disegni e molti articoli continueranno a portare la sua firma in diverse riviste francesi e inglesi fino agli anni Trenta. Poco prima della sua morte, avvenuta nel 1936 in una fattoria in Normandia in cui si era ritirato, dona gran parte del suo patrimonio fotografico alla Société Française de Photographie e alla londinese Royal Photographic Society, quest’ultima sede di numerose esposizioni nell’arco del primo decennio del secolo. Tuttora l’archivio di Robert Demachy è diviso nei fondi di queste due istituzioni. [Simona Silvestri]

 

Fonti e Bibl.: Alfred Maskell, Robert Demachy, Photo-Aquatint or the Gum-Bichromate Process, Hazell, Watson & Viney, London 1897; Robert Demachy, La recherche d’art en photographie, «L’Art décoratif», Paris, n. 45, 1902; Robert Demachy, La Nouvelle École en Angleterre, «La Revue de photographie», Paris, n. 12, 1906; Robert Demachy, Constant Puyo, Les procédés d’art en photographie, Photo-club de Paris, Paris 1906; Robert Demachy, Le Report des Épreuves à l’Huile, Charles-Mendel, Paris 1908; Cyrille Ménard, Les maîtres de la photographie, Robert Demachy, «Photo-Magazine», n. 18, 30 avril 1911, p. 140; Bill Jay (edited by), Robert Demachy 1859-1936: Photographs and Essays, Academy Editions, London 1974; Weston J. Naef, Robert Demachy, in The collection of Alfred Stieglitz. Fifty pioneers of modern photography, The Metropolitan Museum of Art, New York 1977, pp. 326-333; Carole Naggar (sous la direction de), Robert Demachy. Photographe, Paris, Contrejour 1980 (cat. exp.); Michel Poivert, Robert Demachy, Nathan, Paris 1997; Michel Poivert, «Dear Mr Stieglitz…» À propos de la correspondance Demachy-Stieglitz, 1898-1912, «Études photographiques», n. 21, décembre 2007, pp. 95-105; Julien Faure-Conorton, Robert Demachy et la photo-aquateinte: esthétique d’un procédé pigmentaire, in AA.VV., L’Impressionnisme, les arts, la fluidité, Presses universitaires de Rouen et du Havre, Mont-Saint-Aignan 2013; Julien Faure-Conorton, Caractérisation, contextualisation et réception de la production photographique de Robert Demachy (1859-1936), Thèse de doctorat en Histoire et Théorie des Arts sous la direction de Michel Frizot, EHESS, Paris 2015; si veda il sito Critiques d’Art per una ricognizione bibliografica dettagliata sul fotografo (URL: http://critiquesdart.univ-paris1.fr/robert-demachy).

 

Sitografia: Voce, Robert Demachy, French 1859 – 1936 (URL: https://platinumprince.com/individual-pictorialists/2019/4/3/robert-demarchy); Voce, Biography: Pictorial photographer Robert Demachy (URL: https://monovisions.com/robert-demachy-biography-pictorial-photographer/); Voce, Robert Demachy e il pittorialismo, (URL: https://www.fotopadova.org/post/170982186403).