A seguito della morte dell’impresario dei celebri Ballets Russes Sergej Diaghilev avvenuta nel 1929, e del conseguente disgregamento della compagnia da lui fondata venti anni prima, nel 1932 per volere del Principe Luigi II di Monaco nasce un nuovo corpo di ballo dalle ceneri di quello di Diaghilev. La direzione è affidata ai due impresari René Blum e Wassily de Basil, i quali assumono come coreografi Léonide Massine e George Balanchine, entrambi membri dei Ballets Russes. La compagnia, che prende il nome di Ballet Russe de Monte Carlo, debutta nel 1932 e raggiunge il successo anche grazie alla fama delle “baby ballerinas” Tamara Toumanova, Irina Baronova e Tatiana Riabouchinska, danzatrici adolescenti assunte da Balanchine e celebri per le loro doti tecniche. Dopo una tournée negli Stati Uniti, la compagnia si scioglie nel 1936 a causa di diverbi tra i due direttori. In seguito sia de Basil che Blum fondano due distinte compagnie: quella del primo con la direzione artistica del coreografo dei Ballets Russes Michel Fokine, mentre quella del secondo con la direzione di Léonide Massine.
Condividendo lo stesso repertorio, si crea presto una diatriba tra Massine e de Basil riguardo i diritti delle coreografie utilizzate da entrambe le compagnie. La questione viene analizzata dal tribunale inglese che accorda la proprietà intellettuale delle coreografie ideate da Massine tra il 1932 e il 1937 a de Basil, mentre sancisce che quelle risalenti a prima del ’32 rimangano di proprietà del loro creatore. Viene inoltre concesso a entrambe le compagnie di utilizzare il nome Ballets Russes, ma solo la compagnia di Blum e Massine può continuare a chiamarsi Ballet Russe de Monte Carlo. De Basil decide dunque di cambiare il nome del suo ensemble in Original Ballet Russe.
La compagnia di Massine e Blum va in scena per la prima volta come Ballet Russe de Monte Carlo nel 1938. Oltre a Massine negli anni collaborano alle coreografie anche diversi componenti della vecchia compagnia di Diaghilev tra cui Michel Fokine, Bronislava Nižinskaja e, dal 1944 al 1946, George Balanchine, tornato in Europa dopo aver fondato assieme all’impresario Lincoln Kirsten l’American Ballet (in seguito rinominato New York City Ballet).
Tra i danzatori principali del Ballet Russe de Monte Carlo spiccano i nomi di Frederic Franklin, Alexandra Danilova e Maria Tallchief. Alcuni dei balletti di repertorio della compagnia come Le Cent Baisers (Bronislava Nižinskaja, 1935), Symphonie Fantastique (Leonide Massine, 1936), Septieme Symphonie (Leonide Massine, 1938), Cotillon (George Balanchine, 1932) sono documentati in Ballet, libro del designer e fotografo Alexey Brodovitch pubblicato nel 1945. Le fotografie raccolte in questo volume sono state scattate durante una delle tournée americane della compagnia nella seconda metà degli anni Trenta.
Tra gli anni Trenta e Quaranta la compagnia torna spesso in America per diverse tournée e si stabilisce definitivamente a New York durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1943, un anno dopo la morte di Blum nel campo di concentramento di Auschwitz, Massine lascia la compagnia e con lui anche diversi danzatori. Nel 1968 il Ballet Russe de Monte Carlo si scioglie definitivamente. Nel 1985 per volere della Principessa di Hanover nasce Les Ballets de Monte Carlo, compagnia ancora attiva il cui repertorio contiene diverse creazioni dei Ballets Russes. [Elisa Pescitelli]
Fonti e Bibl.: Prince Peter Lieven, The Birth of Ballets Russes, Allen & Unwin, London 1936; Georges Detaille, Gérard Mulys, Les Ballets de Monte-Carlo 1911-1944, Arc-en-Ciel, Paris 1954; Jack Anderson, The One and Only: The Ballet Russe de Monte Carlo, Dance Horizons, 1981; Kathrine Sorley Walker, De Basil’s Ballets Russes, Atheneum, New York 1982; Vicente Garcia-Marquez, The Ballets Russes: Colonel de Basil’s Ballets Russes de Monte Carlo 1932-1952, Alfred A. Knopf, New York 1990; Lynn Garofola, Diaghilev’s Ballets Russes, Da Capo Press, New York 1998; Lynn Garafola, The Ballet Russe and its World, Yale University Press, New Haven, CT 1999; Daniel Albright, Modernism and music: an anthology of sources, University of Chicago Press, 2004; Gabriella Belli, Elisa Guzzo Vaccarino, La Danza delle Avanguardie – Dipinti, scene e costumi, da Degas a Picasso, da Matisse a Keith Haring, Skira, Milano 2005; Alston Purvis, The Ballets Russes and the Art of Design, The Monacelli Press, New York 2009; Derek Reid, The Ballet Russe De Monte Carlo Costume Collection, «Performing Arts Resources», vol. 27, 2010, pp. 100-110; Judith Chazin-Bennahum, René Blum and the Ballets Russes: In search of a lost life, Oxford University Press, New York 2011; Patrizia Veroli, Gianfranco Vinay, I Ballets Russes tra storia e mito, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma 2013; Victoria Tennant, Irina Baronova and the Ballets Russes De Monte Carlo, University of Chicago Press, Chicago 2014; Alexey Brodovitch, Ballet, Errata Edition, New York 2016.
Sitografia: Les Ballets de Monte Carlo (URL: https://www.balletsdemontecarlo.com)